Per averti…

lunedi 5 ottobre 2009

“Per Averti” – Gigi Finizio (Per averti 2005)

Quante volte ho camminato per cercarti
E tu che ancora non ci sei…
Dimmi tu qual’ è la strada
Per averti…

Quanto tempo è già passato sul mio viso
Ma non sono stanco, sai…
Non ho fretta,
So aspettare, ancora…

Quale mare devo navigare,
Dimmi quali sono le parole,
Quale storia, quale brutto vento
Ti allontana adesso che ti sento…

Giuro che non è uno sbaglio
Se mi stai ascoltando
Ci puoi credere…
Potrei rinunciare a tutto
Per averti…
E ancora…
Posso andare via dal mondo,
Anche giù all’inferno
Sai che ci starei…
Basta solo che ogni tanto
Un po’ mi penserai…

Cerco di cambiare il corso dei pensieri
Ma da me non te ne vai…

Sarei pronto anche a sbagliare
Per averti…

Sfioro con le dita un foglio bianco e nero
Per sentirti un po’ di più…
Forse non lo puoi capire, ancora…

Quale mare devo navigare,
Dimmi se ci sono le parole,
Dimmi quando arriverà il momento
Se tu esisti mentre sto scrivendo…

Giuro che non è uno sbaglio
Se mi stai ascoltando
Ci puoi credere…
Potrei rinunciare a tutto
Per averti…
Ancora…
Posso andare via dal mondo,
Anche giù all’inferno
Sai che ci starei…
Perché non c’è niente di sbagliato,
Amore…

Quanta forza che mi dai,
Quanta vita dentro gli occhi tuoi,
Dimmi solo se ti ho già incontrato e dove…

Ho bisogno di sapere solo che ci sei…

kate

~ di kate su 5 ottobre 2009.

5 Risposte to “Per averti…”

  1. Rende bene i sentimenti che stai provando… il cantante non mi piace, dalle nostre parti diciamo che canta “fronna e Limone”… 🙂
    Non ti spiego cosa vuol dire, sarebbe troppo lunga. Ti lascio un abbraccio.

  2. La “FRONNA E LIMONE” è una particolare forma di canto a distesa eseguita senza accompagnamento strumentale ancora praticato in alcune aree della provincia di Napoli, Caserta e Salerno. L’espressione “fronn’ e limone” intonata all’inizio del canto, può essere a volte sostituita da altre formule stereotipe quali “albrero ‘e noce” ,“mar’e arena”, “si bella ‘e viso”, “simpaticona”. Metricamente simili, tali espressioni svolgono principalmente la funzione di preparare le assonanze con i versi seguenti. I testi provengono da un vasto repertorio di “fronne” che, sebbene formalizzate, offrono all’esecutore a seconda delle circostanze una larga possibilità di variazione e di improvvisazione. Durante l’esecuzione, due o più cantatori possono spesso intrecciare una sorta di dialogo rispondendosi “a fronna” l’uno con l’altro.
    Per la peculiarità di impiego, essa veniva talvolta utilizzata come forma comunicativa a distanza. Infatti, in passato, un tipo particolare di “fronna” veniva cantata sotto le mura delle carceri da amici o parenti che in tal modo riuscivano a comunicare coi reclusi.
    Sotto l’aspetto melodico la “fronna” è uno stile di canto particolarmente complesso. Essa infatti presenta una caratteristica sillabazione ricca di fioriture melodiche e di micro intervalli e spesso si articola su diverse modalità nello stesso tempo. La tessitura del canto è molto acuta e l’attacco melodico avviene quasi sempre sul quinto grado, che dopo una cadenza al terzo dal quinto grado ridiscende al primo. L’ambito melodico varia da una sesta, per le “fronne” più comuni, a quello di una ottava per altri tipi di “fronne”, come avviene per alcune “fronne di carcere”.
    C’è da aggiungere che in alcune aree della Campania quali Pomigliano d’Arco (NA) e Pagani (SA), fino ad alcuni anni fa, la “fronn’ e limone” veniva impiegata anche come modello di lamentazione funebre.

    Visto che brava? 😉

  3. Io, il mio lui, lo conoscevo ancora prima di incontrarlo. Un bacio, L.

    • Allora Livy sei fortunata e hai un dono …è difficile oggi trovare persone su cui puoi contare, uomini che fanno la differenza, non conta l’apparenza, non contano le parole, conta che lui ci sia e che tu senti ogni secondo che ti trasmette le stesse senzazioni che trasmetti tu a lui…è un dono da tenere stretto.
      Un bacio a te

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